Venerdì 20 dicembre 2024 il Consiglio comunale di Bologna ha approvato l’ordine del giorno 312.2 sul “Proseguire il governo delle trasformazioni diffuse” e firmato, tra l’altro, dalle consigliere comunali PD Cristina Ceretti e Antonella Di Pietro.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno 312.2 approvato e il testo di presentazione in aula.

Tramite link ed in allegato è disponibile il comunicato stampa del Comune in merito alle votazioni della delibera relativa al DUP ed agli ordini del giorno approvati.

Una pagina specifica del nostro sito è invece dedicata a tutti gli ordini del giorno proposti dai consiglieri comunali PD collegati al Dup e al Bilancio 2025-2027 ed approvati.

Tutta la documentazione del Bilancio sarà a breve disponibile nella pagina specifica del Comune di Bologna dedicata al Bilancio preventivo, nonché in quella sul Documento Unico di Programmazione (DUP).

ORDINE DEL GIORNO N.312.2/2024

collegato all’Odg 312 – DC/PRO/2024/98

Il Consiglio Comunale di Bologna

Premesso che:

il Consiglio comunale è in procinto di approvare il Bilancio di previsione 2025-2027 e il Documento Unico di Programmazione 2025-2027;

il Consiglio comunale ha approvato in data 11 novembre 2024 con delibera PG 803390/2024 del 11/11/2024 la prima variante al PUG contestualmente al Regolamento edilizio con la finalità, tra le altre, di governare le trasformazioni diffuse e favorire la rigenerazione urbana definendo un nuovo sistema di regolazione delle altezze massime e dei volumi realizzabili, che intende rendere i nuovi edifici maggiormente compatibili con il contesto circostante;
a pagina 437 del Documento Unico di Programmazione 2025-2027 per quanto riguarda l’ambito “Pianificazione e gestione del territorio per la rigenerazione urbana” la strategia principale è così definita: “contribuire al miglioramento della sostenibilità e della dotazione di verde della città mediante strumenti di pianificazione, regole e progetti adeguati alle nuove sfide. Puntare sui processi di rigenerazione delle aree dismesse per l’attuazione dei progetti bandiera di mandato, per raggiungere gli obiettivi del progetto Bologna Missione Clima, del Piano per l’Abitare, e per migliorare la qualità di prossimità nell’offerta di servizi. Orientare a queste finalità tutti gli interventi urbanistici che attuano il PUG e gli altri strumenti di governo del territorio”;
il Dm 1444/1968 definisce limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza fra i fabbricati e rapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici, in particolare all’art. 8 punto 2 dove si afferma: “ Le parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, diverse dalle zone A): si considerano parzialmente edificate le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non sia inferiore al 12,5% (un ottavo) della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale sia superiore ad 1,5 mc/mq”.

Considerato che:

lo scorso 21 novembre la commissione finanza della Camera ha approvato un emendamento alla finanziaria per il quale viene fornita una interpretazione autentica dell’art. 41 quinquies della legge urbanistica 1150 / 42;

in quella interpretazione autentica viene stravolto il principio introdotto dalla legge 765 / 67 per il quale ogni intervento urbanistico di rilevante dimensione debba essere condotto attraverso la predisposizione di un piano particolareggiato, che deve contenere al suo interno la cessione minima degli standard e il pagamento degli oneri di urbanizzazione secondaria;

infatti secondo la interpretazione autentica che dovrebbe essere approvata alla camera dei deputati entro la fine dell’anno, non sarà più obbligatorio ricorrere al piano particolareggiato oltre determinate soglie volumetriche e di altezza, rinunciando nel contempo anche ad una adeguata e corretta dotazione di verde e spazi per la sosta e la mobilità sostenibile (marciapiedi, piste ciclabili, sosta bici, attraversamenti protetti, zone pedonali, ecc);

la stessa interpretazione potrebbe, secondo studiosi ed esperti, portare ad avere meno introiti per le casse comunali da destinare alla dotazione di servizi pubblici.

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:

a proseguire e rafforzare l’azione del Piano Urbanistico Generale nell’ambito della prossima variante nel governo delle trasformazioni diffuse e per la valorizzazione dell’interesse pubblico grazie alla presenza di dotazioni urbanistiche;
ad approfondire la possibilità di non avvalersi della nuova disposizione e mantenere i limiti che le leggi 1150 / 42 e 765 / 67 come riferimento oltre i quali attuare le previsioni urbanistiche con accordi operativi ai sensi della legge regionale 24 / 17;
a chiedere che in sede di trasformazioni di rigenerazione urbana le dotazioni pubbliche, gli standard riguardanti il verde e le dotazioni di edilizia sociale siano richieste in applicazione alle normative vigenti favorendo al massimo la qualità urbanistica, in particolare sulle dotazioni di verde e spazio pubblico.

F.to: S. Larghetti (Coalizione Civica), D. Begaj (Coalizione Civica), P. Marcasciano (Coalizione Civica), C. Ceretti (Partito Democratico), G. Tarsitano (Lepore Sindaco), S. Negash (Lepore Sindaco), A. Di Pietro (Partito Democratico).