Martedì 9 dicembre 2024 la consigliera comunale PD Antonella Di Pietro ha presentato un intervento di inizio seduta dal titolo “Polizia penitenziaria. «Mantenere viva la speranza è il nostro compito»”.
E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di presentazione in aula.

Di seguito il testo dell’intervento in aula.
Il nuovo calendario della polizia penitenziaria è stato presentato attraverso uno spot che ritrae poliziotti in assetto antisommossa, con pistole, scudi e manganelli. Una scelta inaccettabile che nega i principi costituzionali di umanita’ e rieducazione. Una comunicazione che legittima approcci repressivi e violenti, completamente in contrasto con il ruolo che il sistema penitenziario dovrebbe svolgere.
Mentre sentiamo il dovere di intensificare interventi per denunciare la complessita’ di una situazione che ormai è drammatica e insostenibile, in cui ogni giorno a accrescono suicidi ( il dato è cresciuto nuovamente, pochi giorni fa eravamo a 84 e siamo gia’ a 86!) insieme agli atti di autolesionismo e al grave sovraffollamento, compare uno spot che sembra ispirato alle parole del sottosegretario Delmastro che ha dichiarato di provare gioia nel vedere togliere il respiro ai detenuti. Veniamo accusati di polemizzare, ma come si puo’ tacere quando si tratta di vite umane? Chi dovrebbe intervenire per migliorare le condizioni umane e detentive non sta investendo un euro per strutture risorse umane e misure alternative e provoca solo malessere e aggressioni che si potrebbero evitare anche nella penitenziaria se solo si investisse realmente in organico. Chi dovrebbe intervenire pensa solo ad inasprire pene e a incrementare la carcerazione con l’introduzione di nuovi reati e con norme che neanche il fascismo preveda. Chi dovrebbe intervenire, non solo
rivendica il suo progetto carcerocentrico, vantandosi di aver programmato un grande piano edilizio e di aver investito per nuove strutture, ma esce a fine anno con il video clip ” del nuovo volto della polizia penitenziaria”. Un messaggio chiaro che mistifica la realtà e attribuisce alla polizia penitenziaria un’immagine impropria di antisommossa e di poliziotti che impugnano armi e puniscono senza pieta’ i reclusi.
Il ministro Nordio deve chiarire e bene ha fatto il partito democratico a depositare un’interrogazione Parlamentare e a chiedere il ritiro del calendario.
