Lunedì 12 dicembre 2022 il Consiglio comunale di Bologna ha approvato un ordine del giorno sul tema educazione, collegato alla delibera sul nuovo sistema delle convenzioni con le scuole paritarie, per chiedere al governo l’impegno a garantire apertura, finanziamento e gestione di una più ampia offerta di sezioni pubbliche statali per il sistema scolastico 3-6 anni. 

L’ordine del giorno è stato firmato, tra l’altro, dal consigliere comunale PD Michele Campaniello e dalla consigliera comunale PD Mery De Martino.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato.

IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO CHE

A Bologna il sistema scolastico 3-6 può contare su un totale di 366 sezioni nel quale trovano collocazione oltre 8800 bambini.

Di queste ben 214 sono offerte dal comune in gestione diretta e indiretta per una spesa di circa 30 milioni all’anno.

Altre 63 sezioni sono offerte dalle scuole d’infanzia a gestione privata convenzionata che coprono una parte significativa dell’utenza offrendo oltre 1500 posti.

PRESO ATTO

Del rilevante e repentino aumento dei costi di gestione (tra cui, ma non solo l’aumento dei costi energetici) che ha determinato una situazione eccezionale e senza precedenti che pone un serio rischio di tenuta del sistema stesso

Che lo stesso comune di Bologna è costretto ad aumentare in modo molto rilevante gli stanziamenti per garantire continuità al funzionamento delle sue scuole a gestione diretta.

Che quest’anno hanno cessato definitivamente l’attività due storiche scuole paritarie private convenzionate e che tra i motivi ci sono anche gli elevati costi.

Che in caso di chiusura di un numero consistente di scuole paritarie a gestione privata, le sole scuole comunali e statali restanti non sarebbero in grado di rispondere a tutta la domanda determinando l’inaccettabile esclusione dal sistema educativo di un numero rilevanti di bambini.

RILEVATO

Che la proposta di convenzione 2022-2027 prevede sia un contributo annuo fisso che un contributo annuo variabile

Che il contributo annuo fisso viene ridotto o non erogato alle scuole con rette annue superiori ai 4000 euro o con un saldo attivo di bilancio o ancora in caso di gestione inefficiente del sistema coordinato di iscrizione.

RITENUTO CHE

il contributo variabile abbia una netta caratterizzazione sociale agendo di fatto come un supporto alle famiglie in base all’ISEE o in situazione di fragilità sociale oltre che per bambini con disabilità per
agevolarne l’inclusione.

RITENUTO INOLTRE CHE

L’inclusione e l’integrazione siano le condizioni che qualificano la qualità della formazione contribuendo a favorire il contrasto alla discriminazione e sia carattere distintivo fondamentale di ogni servizio educativo autenticamente pubblicistico. Inclusione in particolare nell’ambito della disabilità, della fragilità sociale oltre che economica

VALUTATO POSITIVAMENTE

Le modifiche alle modalità di erogazione dei contributi variabili rispetto alla precedente convenzione per rendere più efficace la possibilità di inserire bambini con disabilità o in condizioni di fragilità sociale La previsione di potenziare i progetti di inclusione, destinando alla quota variabile le eventuali economie derivanti dall’applicazione degli indicatori di criticità che vanno a calare la parte fissa del contributo.

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

A richiedere e rendere pubblica una rendicontazione sociale annuale alle scuole paritarie convenzionate e, in particolare, a indicare i risultati dell’utilizzo dei fondi della parte variabile del contributo elencando i progetti attivati per bambini con disabilità o in condizione di fragilità sociale oltre al numero di bambini iscritti con le agevolazioni in base all’ISEE

A mantenere aperta una costante interlocuzione con i rappresentanti delle scuole private convenzionate per monitorare l’andamento della convenzione e delle migliorie introdotte, fornendo una rendicontazione almeno annuale al consiglio comunale.

A richiedere al Governo l’impegno a garantire apertura, finanziamento e gestione di una più ampia offerta di sezioni pubbliche statali per il sistema scolastico 3-6 anni in modo tale da consolidare una consapevole e piena libertà di scelta da parte delle famiglie sul percorso educativo da fare intraprendere ai figli.

f.to.: Marco Piazza, Michele Campaniello, Giacomo Tarsitano, Mery De Martino, Siid Negash.