Lunedì 17 novembre 2025 il Consiglio comunale di Bologna ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, presentato dalla consigliera comunale PD Giulia Bernagozzi, per rafforzare i percorsi educativi sull’affettività e sulla sessualità nelle scuole.

L’ordine del giorno è stato firmato dalle consigliere e dai consiglieri comunali PD Mery De Martino, Giorgia De Giacomi, Loretta Bittini, Rita Monticelli, Vincenzo Naldi, Franco Cima, Claudio Mazzanti, Antonella Di PietroRoberto Fattori, Isabella Angiuli, Cristina Ceretti, Roberto Iovine, Roberta. Toschi, Maurizio Gaigher, Marco Piazza, Mattia Santori.

E’ possibile accedere qui al video della dichiarazione di voto del Gruppo PD in aula.

Online ed in allegato è disponibile il relativo comunicato stampa.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato in aula.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA

Premesso che:
 Il Parlamento sta discutendo il DDL Valditara sul consenso informato obbligatorio che in sostanza prevede l’obbligo del consenso dei genitori degli alunni prima di poter proporre attività in classe che riguardano i temi della sessualità ed affettività,

Considerato che:

 L’indagine di Fondazione Libellula “Survey Teen 2024” evidenzia i seguenti dati:
– 1 giovane su 5 non riconosce le forme di abuso nelle relazioni sentimentali;
– il 46,2% dei giovani maschi italiani pensa che la lotta per la parità di genere sia discriminatoria verso gli uomini;
– Il 43% delle giovani donne ha subito e subisce regolarmente molestie verbali sul proprio corpo;
– Il 39% degli adolescenti ritiene che controllare il cellulare del partner non sia una forma di violenza e il 26% che non lo sia nemmeno controllare gli abiti del partner – Il 15% degli adolescenti pensa che baciare qualcuno senza consenso non sia violenza;
– 1 adolescente su 3 ha subito violenza

 L’Ordine degli Psicologi di Abruzzo, Basilicata, Campania, EmiliaRomagna, Lazio, Marche, Puglia, Sicilia, Veneto, in una nota congiunta, hanno espresso profonda preoccupazione per le implicazioni culturali e sociali derivanti dalle limitazioni previste nel DDL “Disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico”, ricordando come: la costruzione dell’identità di genere e la consapevolezza del proprio corpo si sviluppano infatti già nei primi anni di vita, attraverso esperienze di socializzazione, linguaggio, gioco e interazione con il contesto familiare e scolastico. Un’educazione sessuo-affettiva adeguata all’età contribuisce a promuovere comportamenti relazionali sani, a prevenire fenomeni di bullismo, violenza di genere e uso distorto dei media digitali, e a rafforzare le competenze emotive e sociali di bambini e adolescenti. Intervenire precocemente su tali dinamiche permette di agire in modo preventivo ed efficace sull’insorgenza di nuclei relazionali disfunzionali, prima che si trasformino in veri e propri atti di prevaricazione e maltrattamento. Eppure, nel nostro Paese, continua a mancare una strategia strutturata di prevenzione: prevalgono azioni episodiche, frammentate, dipendenti da fondi e bandi contingenti, in una visione settorializzata ed emergenziale della salute pubblica.  Anche per queste ragioni il Comune di Bologna è da anni promotore di iniziative rivolte alle scuole di ogni ordine e grado, a partire dalla prima infanzia, per educare bambine e bambini al rispetto delle differenze, all’affettività, all’autodeterminazione e al contrasto degli stereotipi di genere, attraverso progetti educativi e collaborazioni con il sistema scolastico e le realtà del territorio ed ha recentemente ha stanziato 160.000 euro per il biennio scolastico 20252026 / 20262027 per educazione e formazione alla parità di genere, educazione al rispetto, prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni;

 Iniziative che rappresentano uno strumento fondamentale di crescita, consapevolezza e prevenzione delle dinamiche di violenza e discriminazione;
Ricordato che

 Il 12 Novembre in Commissione Giustizia in Parlamento si è arrivati ad approvare all’unanimità emendamento bipartisan al disegno di
legge per la modifica articolo 609bis del codice penale in materia di violenza sessuale e libera manifestazione del consenso;

 Secondo il testo “chiunque compie o fa compiere o subire atti sessuali ad un’altra persona senza il consenso libero ed attuale di quest’ultima è punito da sei a dodici anni” … anche “abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica o di particolare vulnerabilità della persona offesa al momento del fatto”

 L’approvazione unanime di questo emendamento segna un ulteriore passo verso il contrasto reale alla violenza di genere.

Il Consiglio Comunale di Bologna

 Esprime soddisfazione per l’accordo bipartisan in materia di violenza sessuale e libera manifestazione del consenso;
 Riconosce il valore dell’educazione affettiva e sessuale come componente fondamentale della formazione delle giovani generazioni, e ne auspica il rafforzamento e riafferma il proprio impegno per una cultura della parità, della non discriminazione e del rispetto reciproco, attraverso politiche attive, strumenti normativi locali e iniziative educative;
Invita il Sindaco e la Giunta:
 a sollecitare il Governo e il Parlamento affinché vengano tutelati e rafforzati i percorsi educativi sull’affettività e la sessualità nelle scuole, di ogni ordine e grado superando l’obbligo del consenso informato come invece è previsto dal DDL Valditara, anche attraverso il coinvolgimento dei Centri Antiviolenza;
 a proseguire e rafforzare le politiche comunali di contrasto alla violenza di genere, alla discriminazione e agli stereotipi, valorizzando la collaborazione con le scuole, le associazioni del territorio e le istituzioni regionali;
 a promuovere, anche in collaborazione con la Regione EmiliaRomagna, campagne di comunicazione e formazione rivolte alla cittadinanza, alle scuole e ai media, per diffondere una cultura della parità e del rispetto.

F.to G. Bernagozzi, M. De Martino, G. De Giacomi, L. Bittini, R. Monticelli, V. Naldi, F. Cima, C. Mazzanti, A. Di PietroR. Fattori, I. Angiuli, C. Ceretti, R. Iovine, R. Toschi,, M. Gaigher, M. Piazza, M. Santori.