Lunedì 17 gennaio 2022 la consigliera comunale PD Giulia Bernagozzi è intervenuta ad apertura di seduta in Consiglio comunale sul tema degli investimenti sull’aeroporto Guglielmo Marconi, un’occasione per ragionare di ecocompatibilità.
Di seguito il testo dell’intervento.
Care colleghe e cari colleghi
È notizia di pochi giorni fa che tutti gli investimenti previsti per l’Aeroporto di Bologna siano stati confermati (una cifra che si aggira intorno a 91 milioni di euro complessivi) con un semplice slittamento in avanti della realizzazione di alcune opere dovuto alla pandemia. La valorizzazione di un’infrastruttura importante come quella dell’aeroporto è certamente essenziale per l’economia intera del nostro territorio, tuttavia vorremmo sottolineare come lo sia anche la priorità della compatibilità ambientale di questa infrastruttura con la città di Bologna.
Se, come immaginiamo dalle parole che leggiamo sui giornali, è previsto il rilancio del trasporto aereo nei prossimi anni proprio nello scalo di Bologna, è assolutamente necessario che a questo sviluppo venga affiancato un lavoro di raccordo tra le istituzioni cittadine e regionali e i gestori dell’aeroporto (Enac, Enav, Sab) affinché ad esempio il tema del piano di contenimento dei sorvoli a bassa quota sulla città, annunciato a Novembre
2019, sia nuovamente portato all’ordine del giorno. Nell’annunciare infatti di voler proseguire l’obiettivo di completare il proprio processo di decarbonizzazione entro il 2030 del Marconi , e di creare ad esempio un’area boschiva nella zona limitrofa ad esso, crediamo sia importante non venga dimenticato l’impatto che l’aeroporto ha sulla città di Bologna, specialmente su alcune zone specifiche del nostro territorio come il Navile e San Donato.
Un investimento che tenga conto dell’auspicato cambio di passo ad esempio, a seguito di tutti gli approfondimenti tecnici necessari, circa la possibilità di massimizzare decolli e atterraggio verso la zona industriale di Calderara- Bargellino limitando quelli sulla città solo per cause atmosferiche e di sicurezza, in particolar modo in alcune fasce orarie delicate come quelle notturne.
Bologna è e deve rimanere una città attrattiva ed europea, tuttavia l’ecocompatibilità delle infrastrutture che la abitano e la attraversano deve essere il faro del loro sviluppo, un principio impossibile da trascendere.
Lo stimolo che ci giunge costantemente dai comitati che si occupano da sempre di questo tema va sviluppato, soprattutto ora, in un momento in cui stiamo ridefinendo questa città dopo gli anni della pandemia.
Siamo consapevoli che questa amministrazione che ha a cuore il benessere dei propri cittadini sarà protagonista in questo lavoro di raccordo tra istituzioni, Enti e cittadini, riprendendo anche il lavoro che il gruppo del PD aveva già avviato lo scorso mandato.