Lunedì 29 settembre 2025 la consigliera comunale PD Antonella Di Pietro è intervenuta ad inizio seduta sul tema “Il primo festival del terzo settore in Piazza Dalla”.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di presentazione in aula.

Di seguito il testo in aula.

Si è tenuto sabato il primo festival del terzo settore promosso dalla Regione in collaborazione con il Csvnet regionale, il Forum del Terzo Settore, Volabo e l’ANCI. Un evento a cui hanno aderito 150 associazioni. Una grande occasione di valorizzazione del terzo settore e di una mobilitazione quotidiana di realtà che ogni giorno si adoperano per il bene comune. Un momento di confronto e ascolto che ha dato voce a chi quotidianamente opera per abbattere le disuguaglianze. Sono emersi aspetti e temi di attuale rilievo. Si è distinta una visione che riconosce il ruolo del terzo settore, e si è distinta Bologna, perché si è parlato di amministrazione condivisa e di un lavoro che si sta portando avanti a livello regionale per rendere sistema un impianto proposto dalla nostra città.

È emersa anche in questa occasione l’importanza di una strategia di prevenzione che è sempre più fondamentale in un paese che invecchia e in cui l’allungamento della vita ha dei dati rilevantissimi anche nella nostra città e non solo nel paese. È stata anche un occasione per far emergere quanto sia importante trovare la strada per valorizzare questo ambito sia per garantire la promozione della salute e del benessere delle persone attraverso la relazione umana che per il processo culturale che il terzo settore genera. Nel terzo settore ci sono vite , ci sono persone che si impegnano facendo del bene agli altri , ma in quel bene agli altri c’è anche un bene per le persone stesse che si attivano.

Per questo da parte di tutti i soggetti presenti è emerso il riconoscimento e l’impegno a far sì che questo ambito diventi il motore e la leva anche per quelle generazioni più giovani che hanno sempre più bisogno di un sistema di protezione sociale e sviluppo. Lo dicono i dati legati a queste generazioni, lo dicono i dati della salute mentale, lo dicono i fattori di rischio a cui sempre più sono sottoposti i giovani, lo dicono le povertà economiche e culturali dettate da un sistema nazionale che troppo spesso si dimentica delle priorità che dovrebbe portare avanti. È quindi importante comprendere il senso di una cura che appartiene e emerge dal terzo settore e agire affinché questo lavoro di cura possa nel giusto modo essere valorizzato.

Questo significa capire anche come ripensare quei contesti professionali in cui sono immersi con fatica e pressione i tanti educatori e tutte le persone che si prendono cura, e significa anche riflettere su come rendere sostenibili questi percorsi professionali, a partire da una valorizzazione di competenze trasversali che oggi sono fondamentali per la tenuta sociale delle nostre comunità.

Un ringraziamento quindi a chi ha organizzato e lavorato a questo evento, alle associazioni che hanno aderito agli artisti e all’attrice Tiziana Di Masi che ha riportato lo spettacolo è Lo Siamo dove 7 anni fa era partito. Grazie infine a tutti coloro che credono nell’importanza di confrontarsi e di ascoltarsi perché attraverso questo processo di riconoscimento reciproco possiamo costruire risposte adeguate. I problemi sono tanti ed è importante affrontarli insieme.