Lunedì 30 giugno 2025 la consigliera comunale PD Mery De Martino è intervenuta ad inizio seduta sul tema “Pride e la coerenza delle battaglie”.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di presentazione in aula.

Di seguito il testo dell’intervento.

Poche parole per ribadire e sottolineare alcuni avvenimenti di questi ultimi giorni che trovo tra loro molto connessi.

Prima di tutto il Pride che è stato un’esplosione di gioia da Bologna a Budapest.
Una Marea colorata che non vuole togliere niente a nessuno ma vuole semplicemente stesse libertà, stessi diritti, lo stesso rispetto che questa società è abituata a riservare per lo più solo a chi rientra in certi canoni prestabiliti. E, sinceramente, pur capendone la Ratio e la buonissima fede di chi usa queste narrazioni, credo sia arrivato il momento di rivendicare questi diritti uscendo dalla romanticizzazione dell’amore. Mi spiego: non dovrebbe servire fare leva sui sentimenti, sull’amore familiare o sessuale in questo caso, per allargare la platea di coloro che sostengono pari diritti a prescindere da orientamenti o identità sessuali di ciascuno. Anche senza romanticizzazione, infatti, la parità dei diritti per tutte e tutti dovrebbe essere il minimo garantito in una società giusta e democratica.

In ogni caso è stata bellissima la marea di Bologna, come quella di Budapest, dove circa 200.000 persone si sono ritrovate nonostante il divieto imposto da quel liberticida di Orban. E sono fiera e orgogliosa che la mia segretaria, la segretaria Elly Schlein fosse in testa a quel corteo. È li che deve stare la sinistra, dalla parte dell’autodeterminazione dei popoli, dei popoli contro governi autoritari, liberticidi e ingiusti.

Fa soffrire ovviamente che nelle stesse ore si sia saputo dello stupro avvenuto nel carcere di Ferrara ai danni di una donna trans. Ci restituisce in maniera drammatica la cifra di quanto ancora ci sia da fare su questo campo. Non è accettabile che delle istituzioni non riescano ad agire per tempo, a maggior ragione in luoghi come il carcere dove la responsabilità è la loro, per evitare che questi accadimenti violenti possano verificarsi. Tanto affetto e tanta solidarietà a quella donna di cui non oso immaginare il trauma e la sofferenza.

Infine non posso che apprezzare chi con coerenza porta avanti le battaglie non solo con slogan e manifestazioni ma anche atti concreti.

È il caso di coop alleanza 3.0 che ha scelto
di non acquistare prodotti israeliani. Io trovo il tutto molto coerente perché l’autodeterminazione della propria sessualità ha molto a che fare con quella dei popoli e non è un caso che al pride ci fossero tante bandiere della Palestina a sventolare.

Le manifestazioni non si sostengono solo quando non danno fastidio a nessuno, oggi quando durano qualche ora, ma si sostengono sempre, soprattutto quando diventano scomode. Quindi da parte mia grande sostegno alle scelta di coop alleanza, e spero davvero che nel tempo in tanti capiscano che in una situazione come questa il boicottaggio economico è il minimo che si possa fare per andare oltre gli slogan, che per quanto giusti sono ahimè inefficaci e lo stiamo vedendo da troppi mesi, mesi in cui si sta consumando un genocidio.