Durante la seduta di lunedì 8 febbraio 2021 la Consigliera comunale PD Federica Mazzoni è intervenuta in Consiglio comunale sul grave episodio alle Scuole dell’infanzia Manzini: condanna e riflessione.

Online è consultabile il relativo comunicato stampa. Di seguito il testo dell’intervento.

Grave episodio alla Scuola dell’infanzia Manzini, condanna e riflessione

Intervengo perché quanto avvenuto alle scuole Manzini merita la massima attenzione, essendo un episodio che riguarda una delle nostre scuole dell’infanzia dove non è assolutamente e mai ammissibile nessun tipo di condotta violenta.
Desidero innanzitutto esprimere vicinanza alle famiglie dei bambini coinvolti, posso immaginare il loro stato d’animo e mi preme far sapere loro che non sono sole e, soprattutto, il benessere dei loro bambini è per noi prioritario su tutto.

Le Manzini, nella zona Lame del quartiere Navile, si trovano all’interno di una comunità coesa che alla notizia di episodi di gravi condotta da parte di un’insegnante è rimasta incredula e scossa per l’accaduto.

Le indagini sono tuttora in corso, rinnovo il mio doveroso rispetto per la magistratura e per il lavoro che sta svolgendo e dal quale dovranno arrivarci i chiarimenti del caso.
Per parte del Comune che gestisce la scuola è stato da subito annunciato che la maestra è stata sospesa e non farà ritorno in servizio finché non saranno accertati i fatti.

Ora le priorità, a mio avviso, sono due:

la prima, garantire serenità e una speciale attenzione a tutti i bambini e bambine della scuola e alle loro famiglie, in particolare della sezione coinvolta ma non solo. La prosecuzione dell’anno – tra l’altro nonostante l’emergenza sanitaria – dovrà avvenire mettendo in campo anche strumenti, idee e progettualità non previste. Desidero puntualizzare sin da ora, però, come non ritengo in nessun modo utili a questo obiettivo l’installazione di telecamere e sistemi di videosorveglianza che, in un’ossessione di controllo e sanzione, minano proprio i presupposti di un clima sereno ed equilibrato, in cui la funzione pedagogica per la buona crescita dei bambini/e viene svolta con fiducia reciproca tra comunità educante, Amministrazione e famiglie.

La seconda priorità, è quella di aprire una riflessione a più ampio raggio anche sul disagio di chi ha responsabilità educative. A scanso di equivoci: nessuna giustificazione per le condotte personali, ma una doverosa esigenza di riflettere, confrontarsi con educatrici, insegnanti e pedagogiste, a maggior ragione in questo periodo del tutto particolare e gravoso, e questo proprio per dare nuovo rilancio e consolidamento a una comunità professionale educante che, ancor più perché afferente al Comune di Bologna, non può permettersi incidenti di simile gravità. Inoltre, essendo dentro a una storia pedagogica e di servizi educativi pubblici straordinaria deve trovare la spinta per sapersi ancora una volta innovare.