Lunedì 22 settembre 2025 il Consiglio comunale di Bologna ha approvato l’ordine del giorno che invita il Sindaco e la Giunta a intraprendere azioni urgenti per fermare il genocidio a Gaza e in Cisgiordania. L’ordine del giorno invita a sospendere i rapporti con il Governo Netanyahu, sostenere l’embargo delle armi verso Israele, favorire gemellaggi con comuni palestinesi, favorire il dialogo per promuovere percorsi di pace, proseguire con il sostegno alle manifestazioni non violente e alle missioni umanitarie e sollecitare il Governo ad accogliere la proposta delle sanzioni a Israele da parte dell’Europa, riconoscere lo Stato Palestinese e garantire protezione alla Global Sumud Flotilla.

L’ordine del giorno è stato firmato, tra l’altro, anche dalle consigliere e dai consiglieri comunali PD Giorgia De Giacomi, Maurizio Gaigher, Isabella Angiuli, Rita Monticelli, Vincenzo Naldi, Roberta Toschi, Loretta Bittini, Antonella Di Pietro, Roberto Fattori, Marco Piazza, Franco Cima, Mery De Martino, Cristina Ceretti, Claudio Mazzanti, Mattia Santori, Roberto Iovine, Giulia Bernagozzi e dai gruppi consiliari Coalizione civica, Anche tu conti, Lepore sindaco e Verdi.

E’ possibile accedere qui al video degli interventi di discussione dell’ordine del giorno in aula.

Online ed in allegato è disponibile il relativo comunicato stampa.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato in aula.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA

PREMESSO CHE

– l’art. 11 della Costituzione Italiana sancisce il ripudio della guerra e promuove la cooperazione internazionale per la pace e la giustizia tra le nazioni;

– Israele da oltre 70 anni occupa militarmente i territori palestinesi, in violazione della Risoluzione 181 (1947) dell’ONU;

– la Convenzione sul Genocidio (ONU 1948), ratificata dall’Italia, obbliga a prevenire e punire il genocidio, cui lo Stato italiano rischia di rendersi complice non rispettando le risoluzioni ONU e i mandati della Corte Internazionale di Giustizia;

– numerose risoluzioni ONU (446, 452, 455, 471, 476, 478, 2334) denunciano l’illegalità dell’occupazione israeliana e gli insediamenti nei territori palestinesi;

– la Corte Internazionale di Giustizia, il Consiglio di Sicurezza ONU e il Consiglio dei Diritti Umani hanno più volte richiesto misure cautelari, cessate il fuoco immediati e la protezione dei civili;

– la Corte Penale Internazionale ha emesso mandati d’arresto per crimini di guerra e contro l’umanità;

– le risoluzioni ONU recenti (A/79/l.19, A/ES-10/L.27, A/ES-10/L.34/Rev.1) ribadiscono il ritiro di Israele dai territori occupati, la creazione di uno Stato palestinese e l’accesso umanitario a Gaza;

– manifestazioni nazionali e internazionali chiedono la fine del conflitto e la tutela della popolazione civile palestinese;

– i dati ONU e studi scientifici stimano decine di migliaia di morti, centinaia di migliaia di feriti e sfollati, con gravi condizioni di carestia intenzionalmente provocata;

– il governo israeliano ha annunciato di voler completare la deportazione forzata di oltre un milione di persone da Gaza entro ottobre 2025;

– il conflitto persegue alimentando un’economia di guerra internazionale imperialistica;

– Che lo Stato italiano non ha modificato i rapporti economici e militari con Israele nonostante le violazioni del diritto internazionale.

CONSIDERATO

– Che l’attacco militare israeliano a Gaza comporta distruzione di ospedali, scuole, abitazioni e infrastrutture, con l’uccisione massiva di civili, operatori umanitari e bambini;

– Che la popolazione palestinese vive in condizioni di estrema emergenza: 1,9 milioni di sfollati, privi di acqua, cibo, farmaci e istruzione;

– Che la strategia militare israeliana include bombardamenti mirati, blocco umanitario e repressione dei dissidenti;

– Nethanyahu su cui verte un mandato di cattura per crimini di guerra e contro l’umanità emesso dalla corte penale internazionale continua ad agire impunito e a dare seguito al massacro a Gaza City e l’invasione da parte dei carri armati israeliani rappresenta l’ultimo atto criminale per colonizzare la palestina, annettere la Cisgiordania e annientare la popolazione civile;

– Che è necessario ristabilire e agire secondo il diritto internazionale e le convenzioni ONU per fermare il genocidio e la pulizia etnica.

Tenuto conto che

– La Giunta e il Consiglio Comunale di Bologna hanno sottolineato in più forme, anche attraverso OdG approvati in questo Consiglio, la loro posizione, sostenendo il popoplo palestinese, condannando il Governo Israeliano, richiedendo la liberazione delgli ostaggi da parte di Hamas, chiedendo il cessate il fuoco e sostenendo l’accoglienza delle persone provenienti da Gaza;

– Bologna e la città Metropolitana sta accogliendo tutte le persone provenienti da Gaza che necessitano di cure e supporto, anche grazie allo straordinario supporto del mondo sanitario e associativo;

– il Consiglio Comunale di Bologna ha dato la cittadinanza Onoraria ai bambini e alle bambine provenienti da Gaza e accolti a Bologna;

– La Regione Emilia-Romagna ha approvato un’importante mozione la settimana scorsa.

– Al Porto di Ravenna è stato bloccato il transito di container di armi dirette a Israele il 18 settembre 2025, decisione di Comune, Provincia e Regione;

– Partecipazione e sostegno della Regione Emilia-Romagna al blocco degli armamenti insieme a Comune e Provincia di Ravenna.

– Il Comune di Bologna da supportato e supporta ogni manifestazione non violenta che chieda il cessate il fuoco e l’interruzione immediata dello sterminio in atto;

– Nel corso di un’iniziativa svoltasi a settembre, Assopace Palestina ha condiviso la proposta progettuale di realizzazione dei gemellaggi con i comuni palestinesi per preservarne identità e permanenza;

– Il Consiglio Comunale ha ricevuto da parte di cittadini una proposta di ordine del giorno per sollecitare interventi per la popolazione palestinese, far cessare lo sterminio salvare vite e avvire un percorso di pace che rispristini il diritto internazionale e la fine dello sterminio.

Invita il Sindaco e la Giunta a

– Sospendere i rapporti istituzionali e commerciali con il Governo Netanyahu fino a quando non verranno interrotti il fuoco e il blocco degli aiuti umanitari, prevedendo nuove misure;

– Proseguire a sostenere l’embargo delle armi verso Israele;

– Sostenere la proposta di gemellaggi di AssoPace Palestina e Favorire gemellaggi con Comuni palestinesi per preservarne identità e permanenza;

– favorire il dialogo fra società civile, cultura e religioni per promuovere percorsi di pace che possano scardinare modelli colonialistici e imperialistici;

– Proseguire con il sostegno alle manifestazioni non violente e alle missioni come la Global Sumud Flotilla, implementando il lavoro di coinvolgimento alla marcia della pace con azioni future e permanenti.-

Invita il Sindaco e la Giunta a sollecitare il Governo a

– Accogliere la proposta delle sanzioni che l’Europa sta proponendo su Israele, a interrompere tutti i rapporti istituzionali, commerciali e bellici con Israele;

– Dichiarare il riconoscimento dello Stato Palestinese; – Favorire il dialogo fra società civile israeliana contro la guerra e la Comunità Internazionale.

– Garantire protezione alla Global Sumud Flotilla e alla prossima missione di Freedom Flotilla e Thousand Madleens to Gaza in ripartenza dalla Sicilia il 24 settembre Settembre 2025.

F.to S.Negash, A. Di Pietro, G.Tarsitano,  R. Monticelli, D.Begaj, G. De Giacomi, P.Marcasciano, S.Larghetti, M. Gaigher, I. Angiuli, G. Bernagozzi, L. Bittini, C. Ceretti, F. Cima, M. De Martino,
R. Fattori, R. Iovine, C. Mazzanti, V. Naldi, M. Piazza, M. Santori, R. Toschi,  M.C. Manca, F. Diaco, D. Celli.