Lunedì 3 novembre 2025 la consigliera comunale PD Antonella Di Pietro è intervenuta ad inizio seduta sul tema “Storia, memoria e educazione”.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di presentazione in aula.
Di seguito il testo dell’intervento.
I recenti fatti di Parma confermano l’importanza di proporre iniziative sull’intrinseco legame tra pedagogia, educazione e politica. Mercoledì’ scorso allo Stabat Mater si è tenuto un importante appuntamento collegato al centenario della nascita di Odette Righi Boi, scrittrice, insegnante, staffetta partigiana. L’ iniziativa è stata promossa nell’ambito delle Settimane pedagogiche in collaborazione con i Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna.
A partire dalla storia di Odette , attraverso un racconto corale di interventi, testimonianze, performance artistiche e la proiezione del promo realizzato dalla regista Antonella Restelli che vedrà la diffusione completa del documentario entro la fine dell’anno, nell’ultima giornata dedicata all’intitolazione di un giardino in memoria di Odette a cui stiamo lavorando, si è voluto trasmettere il senso di una visione educativa capace di difendere e salvaguardare nel rinnovamento e nel rapporto intergenerazionale, una scuola democratica improntata alla promozione di diritti sociali e civili, in cui il legame con la cultura e la società è una costante. Il pomeriggio che ha visto la presenza dei familiari, ha avuto un esito molto positivo e ne siamo davvero lieti. Lo stesso centenario, nato anche nell’intento di portare alla luce una figura femminile importante e non propriamente nota a tutta la città, sta raccogliendo i suoi frutti perché proprio in occasione del convegno di mercoledì abbiamo appreso con soddisfazione che la Sala Borsa ha organizzato per il 28 novembre alle 17 e insieme ad Annalisa Marchianò, editor e curatrice della seconda edizione del Pratello, una passeggiata per ripercorrere le strade e i luoghi narrati nel libro.
Sono aspetti importanti che confermano l’impatto e le ricadute che sta provocando il percorso. E’ doveroso collegare questo evento a quanto in questa fase storica sta avvenendo. Odette ha tradotto la sua esperienza post bellica in emancipazione e missione e si colloca in una dimensione storica segnata, anche in ambito educativo, da importanti riforme e trasformazioni a cui lei stessa ha contribuito. La scelta di riproporre una riflessione sulla storia dei vissuti risponde a un bisogno di trasmettere il valore di una memoria che dobbiamo mantenere viva per evitare che venga riscritta da chi ancora non ha chiuso i conti con il passato fascista. I cori partiti dalla sede di Fratelli d’Italia a Parma non possono essere liquidati come una “ragazzata”. E fa il paio con la scelta del Ministero dell’Istruzione di togliere l’accreditamento degli insegnanti a un corso contro la militarizzazione delle scuole che aveva già raccolto 1200 iscrizioni perché non conforme alle finalita’ di formazione professionale del personale. Fatti che sono la dimostrazione evidente di come si vogliono negare i principi costituzionali che dovrebbero orientare la scuola a formare i cittadini consapevoli del domani. La storia di pedagogisti, insegnanti e maestri è la storia di persone che hanno tradotto il loro impegno formativo in un atto politico teso all’ educazione democratica e al rispetto dell’altro, rendendo questo ambito il laboratorio permanente per nutrire attraverso le relazioni una pratica democratica basata sul rispetto reciproco. Aspetti che purtroppo non sono graditi dal Governo. La scuola è invece Il luogo in cui l’educazione alla pace e la cultura del disarmo dovrebbero essere trasmessi per stimolare un approccio individuale e collettivo non violento e per contrapporre alle barbarie a cui assistiamo un nuovo umanesimo italiano e europeo.
