Lunedì 15 settembre 2025 la consigliera comunale PD Giulia Bernagozzi è intervenuta ad inizio seduta sul tema “La violenza di genere non può avere giustificazioni”.

Durante la medesima seduta è stato inoltre approvato l’ordine del giorno della consigliera Giulia Bernagozzi per contrastare la cultura patriarcale, sessista e violenta, la cui trattazione era iniziata lunedì 8 settembre u.s. L’ordine del giorno è stato firmato inoltre dai gruppi Partito democratico, Coalizione civica e Lepore Sindaco.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di presentazione in aula.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato

IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA

Premesso che :

• La violenza di genere va condannata in ogni sua forma , comprese quelle legate all’uso e abuso delle tecnologie digitali, che negli ultimi anni hanno assunto un ruolo crescente nella diffusione di contenuti sessisti, molestie, violazioni della privacy, revenge porn e altre forme di aggressione nei confronti delle donne anche di giovane età;
• Dalle cronache recenti sono emersi fatti gravissimi di violenza maschile contro le donne agiti nello spazio digitale , con condivisioni e “scambio” di immagini di donne e relativi commenti sessisti e discriminatori , come nella piattaforma “phica.net” che ha ospitato e diffuso immagini e video di migliaia di donne, senza il loro consenso, violando la loro intimità, libertà e dignità;
• È stato inoltre portato all’attenzione pubblica il gruppo Facebook intitolato “mia moglie”, contenitore di immagini, commenti e battute sessiste e umilianti, volto a perpetuare stereotipi patriarcali e sessualizzazioni di donne inconsapevoli a opera di mariti, compagni, fratelli, amici, conoscenti, ex, ecc.;
• A ciò si aggiungono le recenti frasi sessiste comparse sul muro del portico di San Luca, che hanno offeso e ferito l’intera comunità cittadina, colpendo un luogo simbolico di Bologna e trasmettendo un messaggio di odio e discriminazione verso le donne. La cancellazione delle suddette frasi è stata immediatamente presa in carico dalla Curia.

Considerato che :

• È urgente non solo condannare questi atti , ma anche rafforzare le politiche pubbliche di prevenzione, educazione e contrasto alla cultura della violenza, del sessismo e del possesso;
• Tali episodi costituiscono manifestazioni evidenti di violenza di genere e rappresentano una minaccia seria e concreta per la libertà, la sicurezza, l’autodeterminazione e la salute psicofisica delle donne;

Evidenziato che :

• Il Comune di Bologna è da anni attivamente impegnato nella lotta contro la violenza di genere, attraverso politiche integrate che coinvolgono servizi sociali, educativi, sanitari, culturali e di sicurezza;
• L’Amministrazione ha promosso e sostenuto progetti innovativi sul territorio, tra cui azioni di prevenzione nelle scuole, il rafforzamento della rete dei Centri Antiviolenza e l’apertura di sportelli dedicati;
• Di particolare rilievo è il recente avviso pubblico promosso dall’amministrazione comunale per sostenere progetti educativi sull’educazione affettiva, al rispetto e alla parità di genere, rivolto a scuole, associazioni e realtà educative del territorio, con l’obiettivo di contrastare gli stereotipi di genere e promuovere relazioni sane e non violente ;

TUTTO CIÒ PREMESSO, IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA :

• Condanna fermamente ogni forma di violenza di genere , in particolare, gli episodi recentemente emersi riguardanti il sito “phica.net”, il gruppo Facebook “mia moglie” e le scritte sessiste sul portico di San Luca;
• Esprime piena solidarietà e vicinanza alle donne coinvolte, vittime di violazioni della propria dignità, immagine e libertà;
• Ribadisce importanza del lavoro svolto dall’Amministrazione comunale e dalla rete cittadina dei servizi, dell’Università, dei Centri Antiviolenza e delle associazioni e gruppi informali per la prevenzione e il contrasto ad ogni forma di violenza di genere;

INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA

• a perseguire il proprio impegno nel contrastare la cultura patriarcale, sessista e violenta, anche nelle sue forme digitali e meno visibili, promuovendo una cultura del rispetto e della parità;
• a proseguire e rafforzare gli interventi educativi nelle scuole e nei contesti giovanili, sostenendo il bando sull’educazione affettiva e promuovendo momenti pubblici di sensibilizzazione sul tema della violenza digitale;
• a farsi promotore presso il Governo e il Parlamento affinché si intervenga con urgenza per regolamentare e sanzionare con maggiore efficacia la diffusione non consensuale di immagini, i gruppi digitali sessisti e le piattaforme che veicolano contenuti lesivi della dignità delle donne senza il loro consenso.

F.to.: G. Bernagozzi (Partito Democratico),G. De Giacomi (Partito Democratico), M. Gaigher (Partito Democratico), I. Angiuli (Partito Democratico), R. Monticelli (Partito Democratico), V. Naldi (Partito Democratico), R. Toschi (Partito Democratico), L. Bittini (Partito Democratico), A. Di Pietro (Partito Democratico), R. Fattori (Partito Democratico), M. Piazza (Partito Democratico), Franco Cima (Partito Democratico), Mery De Martino (Partito Democratico), Cristina Ceretti (Partito Democratico), Claudio Mazzanti (Partito Democratico),  M. Santori (Partito Democratico), R. Iovine (Partito Democratico), G. Tarsitano (Lista Lepore), S. Negash (Lista Lepore), D. Begaj (Coaliziona Civica), S. Larghetti (Coalizione Civica), P. Marcasciano (Coalizione Civica).