Lunedì 15 settembre 2025 la consigliera comunale PD Cristina Ceretti intervenuta ad inizio seduta sul tema “I caregiver non sono più nell’ombra”, presentando inoltre un ordine del giorno approvato durante la medesima seduta.
L’ordine del giorno sull’adesione al manifesto “un welfare aziendale e pubblico territoriale condiviso” è stato firmato dai gruppi Partito democratico, Lepore sindaco, Misto e dal consigliere Filippo Diaco.
E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di presentazione in aula.
Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato.
ORDINE DEL GIORNO
“ADESIONE AL MANIFESTO:
PER UNA STRATEGIA CONDIVISA FRA WELFARE AZIENDALE E
WELFARE PUBBLICO TERRITORIALE
CHE RISPONDA AI BISOGNI DI CURA DEI/DELLE CAREGIVERS CHE
LAVORANO”
Il Consiglio Comunale di Bologna
Premesso che
Le nuove aspettative di longevità, l’invecchiamento della popolazione, il diffondersi di patologie cronico-degenerative, la crescita del tempo di vita caratterizzato dalla perdita di autonomie nelle funzioni di vita quotidiana, hanno determinato una domanda crescente di cura a lungo termine.
Il gap tra il bisogno di assistenza quotidiana e un sistema di welfare, caratterizzato da risorse decrescenti e servizi sempre più prestazionali, ha determinato un forte carico di cura sulle famiglie.
Famiglie la cui dimensione e composizione si è profondamente modificata, in termini sociali con la forte riduzione del numero di membri, l’allontanamento dal luogo di origine e dalle reti familiari e parentali, per ragioni di studio, lavorative, di opportunità di realizzazione personale.
Sottolineato che
In questo quadro, il carico di cura è diventato sempre più difficile da sostenere e da conciliare con il lavoro.
Considerando che
Essere caregiver e lavoratrice / lavoratore dipendente o autonomo comporta un forte stress:
derivante dall’esigenza di rispondere a bisogni (spesso imprevedibili e incomprimibili) della persona cara assistita, dall’assolvimento delle responsabilità previste dalla attività lavorativa, dal dover fare fronte ad una rilevante riduzione di potere d’acquisto.
Il protrarsi nel tempo di tale condizione, rischia pesantemente di portare all’abbandono della condizione lavorativa.
Un abbandono che colpisce soprattutto le fasce di età over 45 e il genere femminile, con conseguente perdita di indipendenza economica, possibilità di auto-realizzazione,
stabilità sociale, valorizzazione delle competenze maturate sul lavoro.
Perdite che impattano sulla vita delle persone, ma anche sul patrimonio professionale delle imprese, sulla motivazione, sulla salute e sulla capacità di concentrazione sul lavoro dei caregiver che lavorano.
Visto che
Oltre 4 milioni e mezzo di persone inserite nel mercato del lavoro, sono impegnate per oltre 20 ore settimanali in attività di cura di una persona cara, con il costante bisogno di:
integrare tale attività con altre figure in grado di garantire continuità assistenziale, relazionarsi con il sistema delle cure mediche, riabilitative, infermieristiche, rispondere agli adempimenti burocratici richiesti per il riconoscimento del livello di disabilità o non autosufficienza, fruire di quanto previsto dalla attuale normativa in materia di permessi e congedi, conoscere le modalità di accesso ai servizi pubblici ove presenti.
Molte imprese hanno acquisito consapevolezza di tale condizione, attivato survey e servizi di supporto con risorse proprie e/o frutto di accordo sindacale in materia di welfare aziendale e hanno favorito, a livello aziendale, reti di solidarietà e iniziativa.
Interventi preziosi che, per impattare significativamente sulla vita del caregiver, che lavora in termini di effettiva sostenibilità, necessitano di essere affiancati da una nuova generazione di politiche e misure di welfare pubblico e aziendale, sinergiche nel rispondere a bisogni di assistenza a lungo termine e sollievo a chi si prende cura.
Puntualizzato che
Agire in tale direzione richiede:
volontà politica, condivisione di dati, risorse, competenze, procedure organizzative, tecnologie e strumenti di supporto.
Il welfare aziendale può rispondere ai bisogni dei propri lavoratori e lavoratrici e al contempo dare sostegno a processi di innovazione del welfare territoriale favorendo un nuovo Welfare generativo di comunità.
Evidenziato che
Per realizzare questi obiettivi occorre che:
– il Legislatore indichi la priorità per servizi di “welfare aziendale” fiscalmente e contributivamente agevolati mirati alla qualità sociale, in ottica di complementarietà e sussidiarietà con servizi di welfare pubblico rispondenti a bisogni di cura.
– le Parti sociali operino per l’adozione di nuovi modelli di relazione e accordi in ambito nazionale, territoriale e aziendale centrati sul benessere del lavoratore e nel proprio contesto familiare e affettivo.
– il Sistema dei Servizi sociali e sanitari pubblici, come previsto dalla Riforma della non autosufficienza e della disabilità, operi nel segno della personalizzazione, domiciliarità e attivazione del caregiver familiare come risorsa.
– il Terzo settore si impegni a innovare, flessibilizzare, rendere accessibili i servizi mantenendo alti standard di cura e promuovendo una crescente sussidiarietà con i Servizi pubblici.
– i lavoratori – caregiver maturino una crescente consapevolezza dei propri diritti e delle opzioni prioritarie necessarie per la conciliazione del lavoro con la cura.
Si chiede al Sindaco e alla Giunta
● Di aderire all’appello – manifesto dell’Associazione “CARER ETS – Cargiver Familiari ETS”,
i cui contenuti sono espressi in premessa, consapevoli dell’importanza di accordi condivisi fra welfare aziendale e welfare socio-assistenziale nella dimensione territoriale e comunitaria, che dia risposta ai bisogni di cura
● Di sollecitare e promuovere proposte e a azioni convergenti perché questa alleanza sia resa possibile e si sviluppi sul piano legislativo, normativo, organizzativo, informativo e funzionale
● Di promuovere un Network a sostegno dei e delle caregiver che lavorano per:
– diffondere buone pratiche di welfare generativo comunitario sostenute dall’intesa fra le parti sociali sui territori
– identificare e promuovere i vantaggi aziendali derivanti dal supporto ai e alle caregiver sul posto di lavoro
– sensibilizzare gli attori istituzionali a livello nazionale e regionale.
f.to.: C. Ceretti (Partito Democratico), G. De Giacomi (Partito Democratico), M. Gaigher (Partito Democratico), I. Angiuli (Partito Democratico), G. Bernagozzi (Partito Democratico), L. Bittini (Partito Democratico), Franco Cima (Partito Democratico), Mery De Martino (Partito Democratico), A. Di Pietro (Partito Democratico), R. Fattori (Partito Democratico), R. Iovine (Partito Democratico), Claudio Mazzanti (Partito Democratico), R. Monticelli (Partito Democratico), V. Naldi (Partito Democratico), M. Piazza (Partito Democratico), R. Toschi (Partito Democratico), M. Santori (Partito Democratico), G. Tarsitano (Lista Lepore), S. Negash (Lista Lepore), D. Begaj (Coaliziona Civica), S. Larghetti (Coalizione Civica), P. Marcasciano (Coalizione Civica), F. Diaco (Anche Tu Conti), G. De Biase (Misto).