Lunedì 21 luglio 2025 il consigliere comunale PD Franco Cima intervenuto ad inizio seduta sul tema “Le ricadute del nuovo bilancio europeo sugli enti locali”, presentando un ordine del giorno

con cui si esprime sostegno al ruolo democratico del Parlamento europeo e alla difesa del bilancio dell’Unione Europea come strumento di solidarietà, coesione e sviluppo territoriale.

L’ordine del giorno è stato inoltre firmato dalle consigliere comunali PD Cristina Ceretti e Loretta Bittini.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di presentazione in aula.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato.

Sostegno al ruolo democratico del Parlamento europeo e alla difesa del bilancio dell’Unione Europea come
strumento di solidarietà, coesione e sviluppo territoriale.I

l Consiglio comunale di Bologna,

– premesso che:

il bilancio pluriennale dell’Unione Europea (QFP – Quadro Finanziario Pluriennale) rappresenta uno strumento essenziale per sostenere le politiche comuni europee, la coesione territoriale, la transizione ecologica e digitale, l’innovazione, la sicurezza alimentare e la competitività del sistema produttivo europeo;

il Parlamento europeo ha recentemente espresso – attraverso i presidenti dei principali gruppi politici proeuropei (PPE, S&D, Renew Europe, Verdi/EFA) – una forte preoccupazione per i tentativi di ridurre il ruolo democratico e di controllo dell’Assemblea europea nella definizione e gestione del bilancio dell’UE;

– considerato che:

nel comunicato congiunto, i leader del Parlamento europeo hanno chiaramente affermato il loro rifiuto verso ogni ipotesi di re-nazionalizzazione delle politiche europee o di indebolimento del controllo parlamentare sul bilancio dell’Unione ed a difesa della politica di Coesione che prevede il finanziamento delle politiche FSE, FESR e PAC;

la difesa dei valori fondamentali dell’UE, dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto viene ribadita come condizione essenziale per l’accesso ai fondi europei;

viene rinnovato il sostegno all’introduzione di nuove Risorse Proprie dell’UE, indispensabili per il rimborso del debito del programma NextGenerationEU, il finanziamento di nuove priorità europee e per evitare tagli alle politiche attuali;

– considerato inoltre che:

in data 16 luglio 2025, la Commissione europea ha presentato al Parlamento la proposta per il nuovo QFP 2028–2035, insieme a un primo pacchetto settoriale che include anche la proposta per la riforma della Politica Agricola Comune (PAC) post-2027;

Il parlamento ha espresso preoccupazione per l’orientamento verso una crescente rinazionalizzazione della PAC, che metterebbe a rischio il mercato unico e l’equità tra agricoltori nei diversi Paesi membri;

Il parlamento ha inoltre evidenziato il problema di un taglio netto alla dotazione finanziaria della PAC, sottolineando la necessità di una politica agricola veramente europea, mirata, semplificata ma non deresponsabilizzante, adeguatamente finanziata e in grado di garantire:

• il ricambio generazionale, il sostegno ai giovani agricoltori ed all’imprenditore agricola femminile,

• l’innovazione del settore primario,

• il mantenimento dell’attività agricola nelle aree interne e montane,

• la coerenza con gli obiettivi strategici dell’Unione, inclusa la sostenibilità ambientale;

– ritenuto che:

un bilancio europeo ambizioso, stabile e fondato su principi democratici è cruciale per affrontare le sfide comuni, garantire una ripresa inclusiva e sostenibile, e sostenere le amministrazioni pubbliche e le comunità locali;

La fondamentale importanza dei Fondi per lo Sviluppo Rurale per il settore agricolo nazionale e locale che non possono essere diluiti in un fondo unico ed indistinto.

Gli enti locali, come il Comune di Bologna, beneficiano direttamente e indirettamente delle politiche finanziate dal bilancio europeo (PNRR, fondi strutturali, Horizon, LIFE, Erasmus+, Interreg e altri programmi), nonché della PAC nelle aree periurbane e montane della città metropolitana;

impegna il Sindaco e la Giunta:

1. a esprimere formalmente il sostegno del Comune di Bologna alla posizione assunta dal Parlamento europeo a difesa del proprio ruolo istituzionale e della democraticità del processo decisionale europeo sul bilancio;

2. a sostenere, nelle sedi istituzionali il rafforzamento delle politiche comuni europee;

3. a condividere le preoccupazioni espresse in merito alla proposta di riforma della PAC post-2027, chiedendo una politica agricola pienamente europea, equa, ben finanziata, non rinazionalizzata e coerente con le esigenze dei territori, comprese le aree rurali e interne della città metropolitana di Bologna;

4. a trasmettere il presente ordine del giorno al Parlamento europeo, alla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, al Governo italiano, ai parlamentari italiani del territorio, all’ANCI e alla Regione Emilia Romagna.

f.to.: F. Cima , C. Ceretti, L. Bittini.