Lunedì 17 marzo 2025 la consigliera comunale PD Antonella Di Pietro ha presentato un intervento ad inizio seduta dal titolo “Trasferimento dei giovani detenuti”.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di presentazione in aula.

Di seguito il testo di presentazione in aula.

“Saro’ io ad andare? Sarai tu?
Negli occhi dei ragazzi c’è quasi la rassegnazione a non essere interpellati mai”
Sono le parole del cappellano dell’istituto penitenziario minorile del Pratello dove attualmente risiedono 47 giovani, alcuni dei quali, tra i 18 e i 25 anni, rientreranno nell’operazione voluta dallo Stato per essere trasferiti all’istituto penitenziario per adulti della Dozza , dove sabato si è consumato l’ennesimo decesso di un detenuto. Un’altra morte che conferma la situazione drammatica di un istituto in grave sovraffollamento che dal 24 marzo sarà chiamato a gestire oltre 50 giovani adulti. Lo scenario di incertezza si perpetua, in quanto i giorni passano senza alcuna chiarezza dei modi e dei tempi. Mentre comune e regione si adoperano per garantire condizioni trattamentali dignitose ai ragazzi e mentre lo stesso cappellano ha promosso una raccolta di beni, l’operazione di trasferimento continua a muoversi nell’ambiguità’. Da un lato una data che viene di volta in volta rimandata perché si è passati dal 15 al 21 e poi al 24 marzo. Dall’altro non si conoscono i criteri e i tempi dei trasferimenti a scaglioni, e ciò mette in difficoltà le diverse istituzioni coinvolte.
Il comune insieme alla Regione si è già attivato per organizzare in maniera tempestiva l’integrazione dei servizi di base . A breve favorirà anche il coinvolgimento delle realtà associative per definire con la direzione penitenziaria attività trattamentali volte al mantenimento di percorsi educativi specifici. Spiace constatare che la stessa tempestività non arrivi dal Governo che in questi termini non sta facendo altro che complicare una situazione ancora oggi troppo lacunosa.
Come consiglio utilizzeremo tutti gli strumenti istituzionali a disposizione per evidenziare, monitorare e chiedere aggiornamenti sulla situazione e oltre a intervenire nel corso delle diverse sedute con interventi e domande, a breve pianificheremo udienze conoscitive in presenza coinvolgendo assessorati, direzione penitenziaria e garanti.
Tutto ciò che è necessario per sollecitare un comportamento responsabile va intrapreso perché purtroppo la sensazione è quella di un approccio nazionale incurante delle persone e della dignità di ciascuna vita.

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