Lunedì 17 marzo 2025 la consigliera comunale PD Loretta Bittini ha presentato un intervento ad inizio seduta dal titolo “Ddl prestazioni sanitarie: Si ritiri l’emendamento che riduce i Livelli essenziali di assistenza”.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di presentazione in aula.
Di seguito il testo dell’intervento in aula.
Ddl 1241 in esame alla Commissione Affari sociali, Sanità, Lavoro pubblico e privato, Previdenza sociale
13.0.400 Emendamento proposto e votato dalla maggioranza di Governo – Se ne chiede il ritiro
“Dopo l’articolo, aggiungere il seguente: «Art. 13-bis
(Modifiche all’articolo 30 della legge 27 dicembre 1983, n. 730)
1. All’articolo 30, comma 1, della legge 27 dicembre 1983, n. 730, le parole “Sono a carico del fondo sanitario nazionale gli oneri delle attività di rilievo sanitario connesse con quelle socio-
assistenziali” sono sostituite dalle seguenti “Sono a carico del fondo sanitario nazionale esclusivamente gli oneri delle attività di rilievo sanitario anche se connesse con quelle socio-assistenziali”.
2. Le disposizioni di cui al primo comma si applicano anche agli eventuali procedimenti giurisdizionali in essere alla data di entrata in vigore della presente legge.”
Questo emendamento è un assalto al Servizio Sanitario Nazionale, in uno stato che ha oltre 1milione di ammalati di demenza di cui 600mila con Alzheimer che vede coinvolte nel dolore e la fatica oltre 3milioni di persone.
Un emendamento che punta a separare dalle spese sanitarie dalle spese sanitarie le spese socio assistenziali di rilievo sanitario facendole uscire dal budget della sanità pubblica.
Quindi l’emendamento sulle RSA è un chiaro esempio di come le scelte politiche possano danneggiare le famiglie già in difficoltà. Mettendo a rischio la possibilità di accudire i propri cari, la maggioranza di governo sembra non solo ignorare le necessità immediate di chi si trova in situazioni di vulnerabilità, ma anche allontanarsi da un principio fondamentale di solidarietà sociale. S
Se non saremo più in grado di prenderci cura dei nostri anziani, delle persone che hanno bisogno di assistenza, che tipo di società costruiremo? Una società dove chi è più forte o più ricco prevale su tutti gli altri, mentre i più deboli sono lasciati indietro. È un futuro che rischia di essere molto più crudele, dove l'individualismo e la competizione hanno la meglio sulla cooperazione e il rispetto reciproco. La vera domanda è:
vogliamo davvero vivere in un paese che dimentica il valore della famiglia e della comunità?
Queste sono le motivazioni che ci inducono a chiederne il ritiro.
