Lunedì 13 gennaio 2025 la consigliera comunale PD Antonella Di Pietro ha presentato un intervento ad inizio seduta dal titolo “Ai saluti romani rispondiamo rivendicando la memoria antifascista”.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di presentazione in aula.

Di seguito il testo dell’intervento in aula.

I tempi che viviamo ci confermano quanto sia importante mantenere vive le radici fondanti della nostra storia costituzionale. Una storia che purtroppo viene troppo spesso minata, e ancor più oggi, con gesti, scelte, azioni che arrivano ad esaltare i saluti romani e il fascismo e che tentano di rimuovere o alterare le ragioni dell’antifascismo e della democrazia. Favorire e sostenere iniziative e progettualità che si oppongono a ogni forma di fascismo vecchio e nuovo e che tendono a valorizzare la storia dei vissuti, significa continuare a dare voce a molte figure che si sono adoperate per rendere il nostro, un paese libero e democratico.

Sono figure che rappresentano esempi importanti per tutte le generazioni perché ci insegnano che le sofferenze si possono trasformare in forme di riscatto e di emancipazione per sé e per gli altri.

Da questo punto di vista è sempre più importante e necessario proseguire e rafforzare il lavoro cittadino per valorizzare anche una storia al femminile ancora poco esplorata e testimone del valore delle donne durante la Resistenza, nel dopo guerra e negli anni successivi.

Tra queste figure è giusto ricordare, in questo anno in cui ricorre il centenario della sua nascita, Odette Righi Boi, staffetta partigiana, scrittrice, poetessa, insegnante, promotrice della cultura popolare e del dialetto bolognese, scomparsa a maggio 2014.

Nel suo impegno costante Odette interpreta l’attivismo politico sociale e culturale di tante donne bolognesi e per questo rappresenta la città. Oltre a partecipare nel dopo guerra alla costruzione della rete di associazioni giovanili del Pratello, organizza e dirige anche il movimento femminile unitario; negli anni successivi dedica il suo impegno all’attività culturale di massa e scolastica. Negli anni ‘60 lavora alle prime sperimentazioni pedagogico- didattiche e di gestione sociale delle nuove scuole comunali dell’infanzia, contribuendo a rendere il modello emiliano un punto di riferimento per tutti i pedagogisti europei ed entra a far parte della direzione didattica delle istituzioni pre-parascolastiche del comune di Bologna a fianco di Bruno Ciari, di cui continua l’opera. Dal ‘63 al ‘70 è fra le promotrici, e poi presidente, del Consiglio cittadino, dei Comitati Scuola-Società bolognesi, e coopera alla realizzazione delle molteplici iniziative dei Febbrai Pedagogici dell’Assessorato alla P.I.

In seguito lavora al Centro documentazione e sperimentazione dell’istituto di Psicopedagogia dell’apprendimento della Regione Emilia-Romagna, svolgendo anche corsi e seminari con l’Università di Bologna. E’ inoltre figura esemplare del dialetto e del teatro dialettale e fonda insieme al marito Raffaele Boi , il Centro culturale dialettale “L’Archiginèsi” di Bologna, di cui è stata presidente. Realizza inoltre molte pubblicazioni, ottenendo anche premi letterali. Dal 2002, dopo la riscoperta del suo libro “ Il Pratello” partecipa e contribuisce a diverse iniziative di volontariato culturale e sociale volte a promuovere politiche intergenerazionali , in collaborazione con l’Auser, l’Università di Bologna, l’ANPI e il Comune di Bologna.

Con queste premesse e a partire da un’idea di Fausto Carpani, cantautore bolognese e presidente dell’Associazione Il Ponte della Bionda che ha proposto di intitolarle un luogo della città, e in virtù di un’ampia condivisione con le realtà con cui Odette ha collaborato, insieme al collega Marco Piazza, alla collega De Martino e al collega Fattori e ad altre colleghe e colleghi, proponiamo un ordine del giorno con trattazione ordinaria in commissione per sostenere la proposta di intitolazione di un luogo e di celebrazione, con le diverse realtà interessate, del centenario della sua nascita.

Tale proposta è coerente con quanto il Comune porta avanti negli ambiti in cui Odette ha operato. Cito le edizioni attuali dei febbrai pedagogici in collaborazione con l’Università, il lavoro sulla cultura popolare di Palazzo Pepoli e la cura costante nella programmazione degli eventi collegati alla Liberazione. Per questo auspichiamo che l’approfondimento in commissione sia positivo.