Lunedì 2 dicembre 2024 il Consiglio comunale di Bologna ha approvato un ordine del giorno giorno che invita ad adottare tutte le misure possibili per evitare incidenti dovuti all’angolo cieco dei mezzi pesanti, come i dispositivi che segnalano al conducente la presenza di ciclisti e pedoni sul lato del marciapiede.

L’ordine del giorno è stato firmato, tra l’altro, dalle consigliere e consiglieri comunali PD Giulia Bernagozzi, Maurizio Gaigher e Michele Campaniello.

E’ possibile accedere qui all’intervento in aula dei consiglieri PD nell’ambito della discussione dell’ordine del giorno.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato.

Il Consiglio comunale di Bologna

  • in questi anni anche a Bologna si sono verificati gravi ed inaccettabili incidenti alcuni addirittura mortali, causati dal cosiddetto “angolo cieco” dei mezzi pesanti : l’ultimo in ordine di tempo lo scorso 28 novembre, quando una persona in bicicletta è stata investita, trascinata e uccisa dal guidatore di un camion per la raccolta dei rifiuti mentre svoltava a destra da via Toscana in Via Foscherara;
  • il gruppo consiliare scrivente, in data 10/11/2023, ha presentato Udienza Conoscitiva sul tema “CAMION E MEZZI PESANTI IN CITTA’ E SUL LAVORO: E’ NECESSARIO RENDERE OBBLIGATORI I SENSORI CONTRO L’ANGOLO CIECO”, successivamente discussa in 4° Commissione in congiunta con la  3° commissione, in data 10/10/2024 nella quale gli aspetti tecnici del provvedimento sono stati ampiamente approfonditi grazie all’esperienza della città di Milano.

Considerato che:

  • è nota la estrema pericolosità del fenomeno del cosiddetto “angolo cieco”, cioè la scarsa o nulla visibilità, per i guidatori, di alcuni punti attorno ai mezzi pesanti che conducono, dove spesso, nei contesti urbani, possono trovarsi utenti vulnerabili della strada, come persone che si spostano a piedi, in bicicletta o con dispositivi di micromobilità;
  • esistono appositi dispositivi tecnologici che consentono di rilevare la presenza di persone negli angoli ciechi dei mezzi pesanti e di avvertire i conducenti con segnali sonori e/o visivi e che possono essere istallati anche su mezzi esistenti;
  • in base al regolamento dell’Unione europea n. 2019/2144/UE, tutti i mezzi pesanti come autobus e camion (quelli di nuova omologazione dal 2022 e quelli di nuova immatricolazione da luglio 2014) devono essere “dotati di tecnologie che permettano di riconoscere i possibili punti ciechi e integrino sistemi di allarme, per evitare collisioni con pedoni e ciclisti”: resta tuttavia la grave criticità di tutto il parco veicolare già circolante;
  • il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS 2030) riconosce che “La maggior presenza di mezzi pesanti sulle strade può aumentare il rischio d’incidente e d gravi conseguenze. Sulle strade urbane a pagarne le conseguenze sono spesso gli utenti più vulnerabili, soprattutto ciclisti e pedoni” e, nelle azioni per il pilastro Veicoli più sicuri, individua proprio il “Sistema di rilevamento punto cieco (Blind Spot Warning, BSW) e “l’Avviso di collisione con pedoni e ciclisti (Moving Off Inhibit System, MOIS) tra i sistemi di sicurezza di cui promuovere l’installazione a bordo dei veicoli pesanti;
  • il Comune di Milano con delibera di Giunta n. 971 del 11/7/2023, ha istituito il divieto di accesso e circolazione dinamica nella ZTL Area B dei veicoli o complessi di veicoli di categoria N2, N3, M2, M3, eccetto i “veicoli dotati di sistemi avanzati capaci di rilevare la presenza di pedoni e ciclisti in prossimità della parte anteriore del veicolo o sul lato del marciapiede e di emettere un segnale di allerta”, prevedendo un periodo transitorio di circa un anno per i “proprietari che risultano in possesso di un contratto di acquisto” di questi sistemi e stabilendo le linee guida tecniche con determina dirigenziale n. 6844 del 8/8/2024;
  • il Consiglio di Stato, sez. V, con sentenza n. 1884 del 26/2/2024, ha riconosciuto la legittimità della decisione del comune di Milano, il cui provvedimento era stato impugnato da parte di alcune ditte e associazioni di autotrasportatori.

Richiamato inoltre:

  • il Manifesto della campagna #salvaiciclisti, al quale il Comune di Milano, il cui provvedimento era stato impugnato da parte di alcune ditte e associazioni di autotrasportatori.

Valutato infine che:

  • il Comune in questo mandato amministrativo ha messo con determinazione la sicurezza stradale al centro elle proprie politiche con il progetto Bologna Città 309, che sta ottenendo importanti risultati di riduzione di incidenti stradali, persone decedute e ferite;
  • per perseguire l’obiettivo zero morti in strada (Vision Zero), è necessario intervenire in odo efficace e tempestivo, oltre che sulla riduzione generalizzata della velocità, anche su altri fattori determinanti degli scontri più gravi con dinamiche spesso letali, coe l’angolo cieco dei mezzi pesanti per pedoni e ciclisti.

CHIEDE AL SINDACO E ALLA GIUNTA:

  • di adottare anche a Bologna, in analogia a Milano, una regolamentazione della circolazione stradale che preveda la dotazione obbligatoria per i mezzi pesanti di sistemi avanzati capaci di rilevare la presenza di pedoni e ciclisti in prossimità della parte anteriore del veicolo o sul lato del marciapiedi e di emettere un segnale di allerta per il conducente;
  • di dare come indirizzo a tutte le società controllate o partecipate dal Comune di attrezzare con questi dispositivi nel più  breve tempo possibile i mezzi pesanti con cui vengono eseguiti servizi pubblici e di pubblica utilità nella città di Bologna, a partire prioritariamente da quelli di trasporto pubblico, di raccolta dei rifiuti e di igiene urbana;
  • di fornire alle Commissioni consiliari competenti un aggiornamento periodico sullo stato di avanzamento di questo processo;
  •  a condividere con la Città Metropolitana un tavolo di lavoro affinché misure analoghe possano essere progressivamente introdotte in tutti i Comuni dell’area metropolitana;
  •  a condividere con Regione Emilia-Romagna  un tavolo di lavoro per la predisposizione di un piano di incentivi regionali per facilitare l’acquisto e l’installazione dei kit per l’eliminazione dell’angolo cieco;
  •  a condividere con ANCI un tavolo di lavoro affinché misure analoghe possano essere introdotte in tutti i Comuni italiani;
  • a sollecitare, d’intesa con Regione Emilia Romagna e ANCI,  il Governo e il Parlamento affinché misure analoghe possano essere introdotte a livello nazionale, con modifiche al Codice della strada sulla scia di quelle ricordate sopra;
  •  ad avviare d’intesa con la Polizia Locale una precisa campagna di controllo e sanzionamento.

f.to.: S. Larghetti, D. Begaj, P. Marcasciano, S. Negash e G. Tarsitan, G. Bernagozzi, M. Gaigher, M. Campaniello.