Lunedì 22 maggio 2023 il consigliere comunale PD Franco Cima è intervenuto ad inizio seduta in Consiglio comunale sui percorsi di accoglienza e integrazione dei migranti a Bologna.
Qui è disponibile il video della presentazione in aula.

Qui di seguito il testo dell’intervento in aula.
Il Partito Democratico di Bologna esprime profonda preoccupazione per gli esiti – seppure non ancora definitivi – dell’assegnazione, da parte della Prefettura di Bologna, di un servizio fondamentale e delicato come il “Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) Mattei”. Risultano infatti nei primi posti della graduatoria 2 cooperative sociali che negli anni sono state o indagate o escluse dalla gestione di analoghi servizi. Abbiamo a cuore i percorsi di accoglienza e successiva integrazione dei migranti, nonché l’equilibrio e la coesione sociale della nostra città che, oltre alle prime accoglienze straordinarie (CAS), ospita anche il più grande progetto di accoglienza SAI d’Italia; unica città italiana – per una volontà politica di cui oggi possiamo rivendicarne la lungimiranza – ad avere investito più posti di accoglienza nel progetto SAI e nei suoi fondamentali servizi di integrazione invece che nei posti CAS – sempre più caratterizzati da tagli che minano una effettiva integrazione dei migranti e la dignità del loro percorso di accoglienza.Abbiamo inoltre a cuore la tutela del complesso e delicato lavoro che numerose operatrici e operatori sociali hanno svolto dal 2014 al “Centro Mattei”, per conto di un gestore che è radicato sul territorio ed è inserito anche nel sistema dell’accoglienza SAI, potendo così garantire un fondamentale lavoro di cucitura tra i due livelli dell’accoglienza in una logica di rete e competenza che mai sono mancate in questi anni e che ora rischiano di perdersi. Rispetto al metodo che ha portato all’attuale graduatoria di assegnazione, affinché si superi la logica degli appalti al massimo ribasso – a maggior ragione se all’interno di servizi sempre più impoveriti dal legislatore nazionale – auspichiamo che anche la Prefettura di Bologna, ispirandosi ai valori della “amministrazione condivisa” approvata dalla Giunta di Bologna e su cui sta puntando l’intera area metropolitana, possa convertire le proprie gare di appalto in coprogettazioni sociali come quella che ha portato alla costruzione degli ultimi 6 anni e dei prossimi 3 anni del sistema SAI promosso dal Comune di Bologna e a cui hanno aderito 41 Comuni dell’area metropolitana. Per tutti questi motivi, pur decisi a portare avanti le necessarie battaglie politiche per superare il doppio livello CAS/SAI, ed investire unicamente nell’accoglienza diffusa promossa dal progetto SAI quale futuro unico progetto di accoglienza nazionale, auspichiamo che la Prefettura di Bologna possa da subito lavorare in maggiore sinergia di coprogrammazione e coprogettazione con la Giunta nel pieno interesse della nostra città, e quindi anche dei cittadini migranti che saranno accolti.
