Lunedì 19 dicembre 2022 il consigliere comunale PD Franco Cima ha presentato un intervento di inizio seduta dal titolo “Fondi PNRR e controlli”.
Di seguito il testo dell’intervento e clicca qui per il video di presentazione in aula.

In seguito alle video inchieste della manifestazione FILI 2022 – Festival dell’Informazione Libera e dell’Impegno, se ancora ce ne fosse stato bisogno (e perché dimostrato da numerose inchieste), emerge chiaramente come altissima deve essere l’attenzione sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose anche sui nostri territori e come queste spesso vengono sottovalutate dall’opinione pubblica e dai commentatori. Grazie quindi a Libera e al suo costante lavoro.
Altrettanto chiaro che oggi le mafie non sono quelle cinematografiche con la coppola e la lupara ma sono colletti bianchi che si insinuano nelle contraddizioni e debolezze del sistema, nel caso specifico quello amministrativo.
Poiché una delle inchieste di Fili è centrata sui controlli legati alla erogazione dei fondi del PNRR e la sproporzione che spesso esiste tra finanziamenti erogati e capacità di gestione delle amministrazioni locali, vorrei accendere i riflettori su un tema specifico.
Come riporta recentemente dal Sole24Ore, circa 100 miliardi di euro del PNRR sono già stati assegnati tramite procedura competitiva a ministeri, enti locali e aziende statali. Le valutazioni sulle tranche di finanziamento legate agli obiettivi semestrali di dicembre 2021 e giugno 2022 sono state positive, siamo invece in attesa della valutazione sugli obiettivi di dicembre 2022 che avverrà nei primi mesi del 2023. Gli obiettivi da raggiungere consistevano finora in riforme e processi organizzativi della spesa. Il punto cruciale è adesso il passaggio dell’allocazione dei fondi alla spesa effettiva delle risorse sul territorio (bandi di gara, aggiudicazione di appalti, SAL e rendicontazione).
Entro la fine dell’anno sarà possibile effettuare una valutazione più precisa sulla spesa con l’alimentazione di un sistema denominato “Regis”. Ora quando si parla di controlli su questi temi bisogna avere presente che la parola controlli è molto generica. All’interno dei sistemi di controllo la pubblica amministrazione è tenuta a vari tipi di controllo:
controllo strategico, controllo di gestione, controllo amministrativo contabile, controllo finanziario, compliance (quindi congruenza alle norme), sistemi audit, sistemi anticorruzione, obbligo alla trasparenza, ed infine monitoraggio e rendicontazione.
Ora a fronte di uno scenario che credo di aver delineato è piuttosto complesso il mio appello è questo.
Ci sono amministratori in prima fila che vanno necessariamente sostenuti su questi temi avendo presente che i fondi PNRR rappresentano una grande opportunità di sviluppo.
Va colto il giusto richiamo a fare molta attenzione, ma altrettanta attenzione credo, bisogna farla nel non delegittimare amministratori onesti ed attenti. Perché minare la credibilità di amministratori onesti significa fare il gioco di chi vuole approfittare del sistema e togliere credibilità a quelle istituzioni che essi rappresentano E’ un tema nazionale. Noi come comune di Bologna, Unioni ed Enti
della Città metropolitana abbiamo una preoccupazione costante sul tema. In città metropolitana c’è una cabina di regia che monitora la progettazione esecutiva, le procedure di gara e le rendicontazioni. Lunedì scorso (12 dicembre) l’Unione dei Comuni dell’Appennino ha approvato una convenzione con la Guardia di Finanza per avere una relazione stretta e un importante supporto su questi temi.
Per quello che riguarda il sistema dei controlli e il sistema di erogazione dei fondi esiste un dialogo costante tra PA ed organismi preposti al controllo. In primis forze dell’ordine ed autorità di gestione nazionale. Tra questi ultimi, vi sono ad esempio i controlli previsti dai sistemi di gestione e controllo ministeriale per l’implementazione del piano o quelli svolti dal Ministero dell’economia e delle finanze (MEF), come nel caso dell’autorità di audit PNRR presso l’Ispettorato Generale per i Rapporti finanziari con l’UE. Tra i controlli ordinari, riletti però alla luce del PNRR,
si possono annoverare quelli condotti dalla Corte dei conti, dalla Guardia di Finanza o nell’ambito del sistema di controllo sull’uso delle risorse degli enti locali e delle amministrazioni autonome variamente declinate.
Quindi il messaggio è: grande attenzione alle infiltrazioni ma gli amministratori locali in prima fila vanno necessariamente sostenuti su questi temi a livello nazionale. Evitando che in tale sistema, a prevalere non sia una logica “limitante” e formalista ed invece orientata alla performance e al risultato. Sapendo che questi fondi rappresentano una grande opportunità di sviluppo.
