Lunedì 5 dicembre 2022 la consigliera comunale PD Antonella Di Pietro ha presentato un intervento di inizio seduta dal titolo “Città future” in Consiglio comunale, presentando inoltre un ordine del giorno sul sostegno al potenziamento delle strategie nazionali di inclusione digitale firmato dai consiglieri e consigliere Michele Campaniello, Franco Cima, Loretta Bittini, Mery De Martino, Rita Monticelli, Maurizio Gaigher, Cristina Ceretti, Vincenzo Naldi, Giulia Bernagozzi, Claudio Mazzanti, Roberto Iovine, Roberto Fattori, Roberta Toschi.
Di seguito il testo dell’intervento in aula, il testo dell’ordine del giorno, nonché il video relativo alla presentazione.
“Città future”
Come avrete avuto modo di leggere dalla stampa locale, la scorsa settimana si è tenuto un interessantissimo convegno “Città future”; promosso dal Resto del Carlino e organizzato presso la Fondazione Golinelli. Un momento di dibattiti e confronto che ha visto la partecipazione di tantissimi attori, tutti impegnati a confrontarsi sulle sfide del domani.
All’evento hanno preso parte, insieme ai tanti amministratori locali e regionali, anche il nostro Sindaco Matteo Lepore e l’Assessore Bugani. Si è parlato di Smart Cities, di transizione digitale, ecologica e energetica con un focus specifico sugli obiettivi da raggiungere che ci chiede l’Europa e con una giusta attenzione a tenere connessi questi temi. In particolare ci tengo a evidenziare degli aspetti che riguardano la digitalizzazione, che sappiamo essere un’opportunità importantissima e allo stesso tempo una vera sfida da raggiungere in termini di accessibilità, di democrazia digitale e di occupabilità perché
se da un lato siamo già immersi nel digitale, dall’altro abbiamo bisogno di potenziare come paese strategie che ci consentano di fare un grande salto in avanti; basti pensare che a livello europeo il nostro grado di digitalizzazione ci colloca al 39° posto dei 27 stati membri e al terz’ultimo quando si parla di capitale umano. Anche per questo credo che abbia fatto proprio bene il nostro Sindaco a ribadire che “serve un cambio di paradigma e che quando si parla di Smart cities bisogna riportare al centro la persona e la comunità”;
mi aggancio a questa frase per ribadire in quest’ottica, l’importanza e la necessità di garantire a tutte e tutti l’accessibilità digitale e di contrastare il digital divide. Certo, a Bologna e nella nostra città metropolitana si stanno compiendo sforzi enormi che vanno in questa direzione, ma non bastano, perché accanto a questi sforzi è indispensabile e imprescindibile una strategia di Governo chiara. Lo dico perché ci sono dei temi urgenti da affrontare. Francamente, e lo dico in questa sede, colleghe e colleghi, sono molto preoccupata dal fatto che con il nuovo Governo sia venuto a mancare il Ministero dell’innovazione e del digitale e non solo perché gestiva il 27% delle risorse PNRR, ma anche perché l’assenza di questo Ministero, di fatto, ad oggi, determina anche la mancanza di un coordinamento tra questo Ministero che non esiste più e altri ministeri e, vista la trasversalità del tema in oggetto, il coordinamento tra un ministero che si occupa di innovazione e digitale e altri ministeri è fondamentale. Inoltre, tra i tanti temi e aspetti della digitalizzazione, mi preoccupa anche il fatto che siamo ancora in attesa delle linee guida operative per la gestione della delega dell’identità digitale, altro tema fondamentale per garantire alle persone l’esercizio dei loro diritti. Per questo oggi presenterò un odg con trattazione immediata per sollecitare il governo a potenziare in maniera adeguata le strategie di inclusione digitale di contrasto al Digital divide e per istituire nuovamente un Ministero dedicato all’innovazione e alla transizione digitale.
ORDINE DEL GIORNO TESO A POTENZIARE LE STRATEGIE NAZIONALI DI INCLUSIONE DIGITALE
Premesso che:
– la transizione digitale è una priorità per L’Unione Europea e gli Stati membri;
– entro il 2030 l’UE intende dotare almeno l’80% delle persone di competenze digitali di base;
– i progressi compiuti dagli Stati membri verso un’economia e una società digitale vengono misurati tramite il digital economy and society index ( DESI)
– il DESI, calcolato attraverso dati Eurostat, è composto da quattro sottodimensioni
( capitale umano, connettività, integrazione delle tecnologie, servizi pubblici digitali)
– L’Italia si colloca si colloca al 18° posto dei 27 stati membri, con forte ritardo complessivo alla media UE, soprattutto nella componente Human capital;
– la strategia del Consiglio d’Europa sulle Smart cities e delle tecnologie digitali sottolinea la priorità in termini di inclusione e la necessità di incentivare tutti gli sforzi per creare comunità inclusive e contrastare il divario digitale;
– le Smart cities hanno il dovere di porre al centro le persone e le tecnologie digitali non devono aggravare le disparità socio economiche e le discriminazioni;
– accanto agli sforzi che stanno compiendo i Comuni e in particolare il Comune di Bologna e la Città Metropolitana per garantire a tutte le persone l’accessibilità digitale e potenziare strategie di raccordo e riduzione del digital divide in termini di accompagnamento, facilitazione formazione sartoriale, monitoraggio, sistematizzazione, co programmazione e co progettazione, grazie anche alle opportunità del PNRR, è determinante e imprescindibile una strategia di Governo.
Considerato che:
– Il Comune di Bologna, per accompagnare la transizione digitale e il contrasto al divario digitale ha messo in campo una serie di azioni ( si cita a titolo esemplificativo e non esaustivo il tavolo sul digital divide, la mappatura digitale delle esperienze in atto nella città e la mappa cartacea realizzata in collaborazione con il Centro Antartide e l’Asl, il costante confronto con il mondo sindacale e il terzo settore e i rappresentanti della società civile, la partecipazione alle opportunità del PNRR e il conseguente inserimento di 20 volontari civili per supportare la facilitazione digitale che grazie alla mappa avverrà nei luoghi in cui si è registrata l’assenza di queste attività , i presidi di supporto digitale promossi dal lavoro dei Quartieri in stretto raccordo con il privato sociale nelle Case di Quartiere, nelle biblioteche e nei luoghi diffusi, il lavoro svolto dagli operatori degli sportelli sociali)
– il contrasto al digital divide è una priorità condivisa da tutto il Consiglio;
– in data 31.10.2022 è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno per la prosecuzione di azioni di contrasto al digital divide rivolte a tutta la popolazione in difficoltà;
– tra le urgenze emerse dal confronto con il tavolo sul digital divide e nelle udienze conoscitive realizzate nella V commissione in questo anno vi è la questione della delega dell’identità digitale;
– la delega dell’identità digitale, in termini di coesione sociale e di esercizio dei diritti, è lo strumento fondamentale per tutte le persone anziane e i soggetti fragili che hanno evidenti e comprensibili difficoltà con la transizione digitale e in particolare con l’utilizzo dei servizi online;
– tra le priorità vi è la necessità che il Governo acceleri e semplifichi le procedure senza dimenticare chi per motivi di salute, di età o per altre difficoltà di accessibilità non riesce a stare al passo della trasformazione digitale.
Verificato che:
– Nella Gazzetta Ufficiale n.180 del 3/8/2022 è stato pubblicato il decreto attuativo del sistema di Gestione Deleghe (decreto 30 marzo, pag. 34);
– per dare attuazione e operatività a quanto previsto dal suddetto decreto, si è ancora in attesa dell’emanazione delle linee guida operative del sistema di gestione delle deleghe;
– la sperimentazione sul sistema di gestione delle deleghe nei 3 Comuni d’Italia illustrato dal Dipartimento di Trasformazione Digitale nell’ambito di un’udienza conoscitiva all’interno della V commissione tenutasi in data 8 luglio 2022 è sospesa e il sistema è in fase di rivisitazione;
– con l’insediamento del nuovo Governo è venuto a mancare il Ministero dell’Innovazione e del Digitale a cui era affidata la gestione il 27% dei Fondi PNRR ed è stata assegnata la delega al Sottosegretario Alessio Butti, ridimensionando il valore politico del Settore digitale con ricadute sul coordinamento dell’utilizzo dei fondi PNRR per il digitale e più in generale sullo sviluppo del paese, in quanto un sottosegretario che fa capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri non ha potere d’indirizzo e coordinamento sugli altri ministeri.
Rilevato che
– le variabili di età, genere e condizione socio -economica incidono sul livello di accessibilità e alfabetizzazione digitale;
– Il processo di transizione digitale è in atto e sta subendo una forte accelerazione;
– il coordinamento tra i ministeri è indispensabile in virtù della trasversalità del tema in oggetto.
Tutto ciò premesso
Invita il Sindaco e la Giunta:
a sollecitare il Governo attraverso tutti i rappresentati bolognesi eletti affinché venga istituito nuovamente un Ministero dedicato, al fine di presidiare adeguatamente la strategia di innovazione digitale del paese e affinché vengano al più presto emanate le linee guida operative di gestione della delega dell’identità digitale, dando così attuazione e impulso alle strategie di contrasto al digital divide e alla creazione di una società civile digitale connessa, inclusiva e coesa.
f.to Antonella Di Pietro, Michele Campaniello, Franco Cima, Loretta Bittini, Mery De Martino, Rita Monticelli, Maurizio Gaigher, Cristina Ceretti, Vincenzo Naldi, Giulia Bernagozzi, Claudio Mazzanti, Roberto Iovine, Roberto Fattori, Roberta Toschi
