Lunedì 20 giugno 2022 la consigliera comunale Antonella Di Pietro ha presentato un intervento di inizio seduta sul tema verso un Patto condiviso tra Terzo Settore e Pubblica Amministrazione.
Il video integrale della seduta del Consiglio comunale è disponibile a questo link: https://youtu.be/Hgs6qyIDeF0
Si indica inoltre il minuto a cui è possibile riascoltare l’intervento della consigliera: 55 min. 39 sec.
Di seguito inoltre il testo dell’intervento.
Dagli articoli della stampa locale, nei giorni scorsi, è emerso che il percorso di ascolto e partecipazione promosso dal Comune di Bologna e il Terzo settore per ridefinire gli elementi di un nuovo patto condiviso che valorizzi una tradizione sulla gestione dei Beni comuni e del bene comune per ridisegnare una nuova identità tra Pubblica amministrazione e Terzo settore, si sta per concludere.
Un percorso che in questi mesi, da febbraio ad oggi, ha coinvolto oltre 400 soggetti che hanno partecipato ai focus tematici, all’assemblea cittadina del 5 aprile, ai laboratori di quartiere e all’incontro pubblico a Porta Pratello del 14 giugno.
L’incontro di Porta Pratello ha rappresentato un ulteriore momento di confronto, in cui il Terzo Settore ha potuto discutere i suoi contenuti prioritari e di base per la stesura del Patto, ultima tappa del percorso, che si raggiungerà dopo due tavoli di negoziazione e redazione finale del testo previsti per il 23 e il 30 giugno e a cui parteciperanno rappresentanti politici dell’Amministrazione, tecnici dei vari settori, rappresentanti del Comitato Scientifico e rappresentanti del Forum del Terzo Settore.
Tale percorso, sicuramente ambizioso e di esito non semplice, rappresenta un segnale fondamentale di innovazione delle politiche pubbliche di amministrazione condivisa ed è una grande occasione per creare una nuova identità e modalità di lavoro al servizio della nostra comunità di riferimento. L’esito del percorso sarà quindi fondamentale e determinante per mettere in campo e a sistema strategie di post pandemia e per delineare una modalità che si esprima attraverso la co-programmazione e la co-progettazione e la capacità di ampliare il coinvolgimento di attori e cittadini.
Come sottolinea la delegata alle politiche del Terzo Settore Erika Capasso, l’intento è proprio quello di “dare forma concreta, innovativa e mutualistica alle nuove forme e metodi di collaborazione fra Amministrazione, Terzo Settore e cittadinanza per la cura della nostra città” . Un modello che rappresenta un cambiamento radicale e culturale, non solo amministrativo e che richiede l’impegno e la consapevolezza di tutti gli attori in campo.
Il patto e più in generale il percorso che porterà anche alla definizione di nuovi strumenti e modalità di co-creazione e compartecipazione, ha tutte le potenzialità per coinvolgere l’intera comunità metropolitana in un’alleanza trasversale e plurale capace di aumentare la collaborazione tra i diversi attori, l’impatto sociale, l’efficacia, la continuità e la messa a sistema di esperienze e progetti volti alla promozione del bene comune.
Proprio per l’importanza di questo percorso che vuole valorizzare e aggiornare la tradizione di collaborazione e di protagonismo delle reti associative e civiche, e che vuole rendere la collaborazione metodo trasversale di un’unica strategia condivisa in cui il terzo settore, per la sua capacità di generare capitale sociale e fiducia, è attore imprescindibile di visione di analisi e co creazione, credo che il patto possa davvero rappresentare un modello ideale per tutte le amministrazioni a livello metropolitano e nazionale.
E proprio perché tale percorso rappresenta un’occasione fondamentale di innovazione va seguito e accompagnato da tutto il Consiglio nel suo processo e nei suoi risultati.
Per questo, nei prossimi giorni proporrò una nuova udienza conoscitiva sul tema.
