Lunedì 15 novembre 2021, il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno presentato nel corso degli interventi d’inizio seduta riguardo l’articolo 6 del Disegno di Legge “Concorrenza”, con la richiesta di riformulare l’articolo “tenendo conto dell’alto valore e della qualità della gestione dei servizi pubblici locali a rilevanza economica, firmato, tra l’altro, anche dai consiglieri del Gruppo PD .
Online ed in allegato è consultabile il testo dell’ordine del giorno.
ORDINE DEL GIORNO
IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA
Oggetto: no all’art. 6 del “ddl concorrenza”
Premesso che:
– Il 4 novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il Disegno di legge per il mercato e la concorrenza 2021, che corrisponde a uno degli obiettivi individuati dal governo nel PNRR.
– nella Sezione III – Art.6 (Servizi pubblici locali e trasporti) si introduce il tema della governance dei servizi pubblici locali prevedendo la privatizzazione dei servizi pubblici locali a rilevanza economica e la ridefinizione del ruolo dei Comuni nella gestione dei servizi stessi.
considerato che:
– Nella Sezione III – Art.6 in particolare viene rilevato che l’ente locale che, scelga di gestire in proprio un servizio pubblico locale dovrà produrre “una motivazione anticipata e qualificata che dia conto delle ragioni che giustificano il mancato ricorso al mercato” (par. f); dovrà tempestivamente trasmetterla all’Autorità garante della concorrenza e del mercato (par.g); dovrà prevedere sistemi di monitoraggio dei costi (par. i); dovrà procedere alla revisione periodica delle ragioni per le quali ha scelto l’autoproduzione e (par g) anche razionalizzando la disciplina vigente sugli oneri di trasparenza in relazione agli affidamenti in house; Tale formulazione del testo nel DDL rende, di fatto, residuale e non efficace il ruolo del decisore pubblico su alcuni servizi essenziali gestiti dalle cosiddette “In House”.
– Nel programma della Coalizione che esprime la maggioranza del Consiglio Comunale vi è l’attenzione al controllo pubblico dei beni primari, come ad esempio l’impegno ad approfondire il già avviato studio di fattibilità di ATERSIR sulla ripubblicizzazione del servizio idrico;
visto:
– l’Art. 6 “Delega in materia di servizi pubblici locali” del Ddl Concorrenza, predisposto dal Governo e all’esame del Parlamento;
rilevato che:
– l’Art. 6 sopra citato interviene direttamente sul ruolo dei Comuni e sulla gestione dei servizi pubblici locali, ed in particolare:
* ponendo la materia dei servizi pubblici nell’ambito della competenza esclusiva statale di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera p della Costituzione (par. a)
* definendo, nell’ambito delle forme di gestione dei servizi pubblici locali, la modalità dell’autoproduzione da parte dei Comuni come pesantemente condizionata da una serie di adempimenti stringenti nel metodo e nel merito, rendendola di fatto residuale rispetto all’affidamento con gara (par. f-g-h-i)
* incentivando, attraverso premialità, il modello “multiutility” di gestione aggregata dei servizi pubblici locali;
considerato che:
– l’Art.6 così formulato complicherebbe sensibilmente l’attività di controllo e indirizzo che il Comune svolge attraverso le società partecipate;
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
– a richiedere a Parlamento e Governo di riformulare l’art. 6 del DDL concorrenza tenendo conto dell’alto valore e della qualità della gestione dei servizi pubblici locali a rilevanza economica;
– a inoltrare il presente atto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Presidenza della Regione, alla Presidenza della Provincia e alle Presidenze di Anci e Upi, dandone adeguata pubblicizzazione.